martedì 15 maggio 2012

2 - Ellen

Appena aperta la porta contraddistinta dal mio nome, mi trovai al cospetto di una miriade di fogli che svolazzavano per la stanza.
Ellen come sempre si era dimenticata la finestra aperta.
Feci il giro attorno alla mia imponente scrivania e raccolsi i fogli che si erano ormai adagiati sul pavimento.
Decisi quindi di affacciarmi alle grandi vetrate per scorgere qualche rimasuglio dei danni provocati (non) da Ellen. E invece vidi proprio lei: l'arteficie del misfatto che si avvicinava con la sua elegante goffaggine, (nel correre per arrivare in orario), all'entrata dell'edificio in cui si trovava la Black&White Company.


Divertito, mi misi alla mia postazione, accesi il computer e composi la password:
**********.
Invio. E...


mercoledì 9 maggio 2012

1 - Lei



Le gocce d'acqua scorrevano lungo i lineamenti delicati del suo viso quasi a rincorrersi, percorrendo tutto il resto del suo corpo. Gli occhi chiusi, le labbra carnose appena socchiuse e le mani ad accarezzarle, mostravano la sua continua ricerca di relax.
I suoi capelli lunghissimi e scuri scendevano bagnati lungo la schiena inserendosi tra le sue scapole.
L'acqua calda, la circondava di una leggera aura che grazie al suo calore pulsava ad un ritmo lento e costante. Lei era così bella. 
Sembrava che nel lavarsi, oltre l'evidente ed istantaneo benessere, ci trovasse qualcosa di spirituale. Era un rito che ripeteva ogni mattina ed ogni volta dava l'impressione che la portasse a percepire la parte più interna e profonda di sè e la conducesse nei sentieri più nascosti dei suoi pensieri, a viversi in un modo totalmente diverso. Nuovo.
La guardavo sempre con gli occhi da bambino, perchè era così che mi sentivo in sua presenza.

Appena conclusa la doccia si trovò di fronte ad una mano che le allungava l'accappatoio che si trasformò immediatamente in un bacio impetuoso sulle sue calde labbra. E Lei, con lo sguardo tenero, non fece a meno di sorridermi e dirmi con un sussurro : "Grazie Amore".